Sanità, la Corte dei Conti promuove il risanamento di Chiodi

TERAMO – "Negli esercizi 2010 e 2011 l’adozione di Programmi operativi nella gestione della sanità ha consentito da un lato l’arresto dei disavanzi e il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario regionale, dall’altro l’avvio di una più mirata riqualificazione dell’offerta regionale ospedaliera". E’ la positiva conclusione cui è giunta la Corte dei conti nel corso dell’adunanza pubblica svoltasi all’Aquila, convocata dalla Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, presso la Corte dei conti, su "Indagine sulla sanità pubblica nella Regione Abruzzo. All’adunanza ha partecipato anche il commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi, che ha accolto visibilmente soddisfatto il complesso esame della Corte, a pochi giorni dal monitoraggio del Tavolo ministeriale che riconosce, accanto all’attività contabile, anche azioni di riforma del sistema. Significativo il passaggio dei magistrati in ordine alle motivazioni dell’efficacia dei Piani operativi per gli esercizi 2010-2011, i cui obiettivi sarebbero stati conseguiti grazie alla "razionalizzazione dell’utilizzo dei fattori produttivi, attraverso l’incidenza sui costi più evidenti del sistema e un riordino di tipo strutturale del medesimo". Secondo la Corte la "sottoscrizione del Piano di rientro di per sé non è stata sufficiente". "Si è rilevato del tutto carente per contrastare il persistere della maturazione di un disavanzo legato più a carenze strutturali che non a problemi contabili. Infatti – proseguono i magistrati – fino al 2009 si é contestata, anche da parte di questa Sezione, la mancanza di incisive azioni sul tessuto organizzativo che sottendeva alla realizzazione del Piano medesimo". Quindi, tutto cambierà con gli esercizi successivi, 2010-1011, quando si interverrà anche a un significativo riordino strutturale del sistema. La Sezione di Controllo della Corte, nell’esprimere apprezzamento sull’attività compiuta dalla Regione, prende atto che "é stato effettuato un controllo più stringente rispetto agli esercizi passati, a partire dal 2009, sui bilanci aziendali, in sinergia con quanto sollecitato nei precedenti referti". Nell’Indagine vengono riprese anche le parti principali dei verbali del tavolo di monitoraggio dei Ministeri e in quello del 23 luglio 2012 è riportato un elogio all’Abruzzo per la ricostruzione puntuale dei crediti e debiti verso il bilancio regionale. Tale rigore ha permesso una maggiore consapevolezza per tutti gli attori coinvolti, contribuendo a dare trasparenza all’operato della Regione, in termini di discontinuità rispetto ai comportamenti contabili adottati nel passato, causa perfino della distrazione del Fondo sanitario regionale e dei fondi regionali preordinati alla copertura delle perdite. La Corte de Conti conclude affermando che la "programmatica riforma del sistema avviata con i programmi operativi , che ha portato all’assunzione di misure globalmente incisive sulla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria in Abruzzo, che hanno bloccato l’andamento dei costi orientando la programmazione aziendale in maniera più confacente al raggiungimento di obiettivi di risanamento e contenimento, deve proseguire e completarsi da un punto di vista attuativo".